Soggiornare in un hotel nello Spazio? Potrebbe accadere dal 2027

11 Marzo 2021

Credit Orbital Assembly Corporation

Viaggiare nello spazio rappresenterà davvero la prossima frontiera del turismo globale? In una fase storica in cui muoversi all’interno della propria città di residenza equivale a un’attività soggetta a limitazioni senza precedenti, potrebbe apparire azzardato immaginare di riuscire, in un futuro non troppo lontano, a varcare una soglia fin qui oltrepassata solo da un numero limitato di persone: ovvero dagli astronauti, esperti appositamente selezionati, formati e addestrati per l’esplorazione spaziale.

Eppure, a spostare la discussione da una dimensione fantascientifica a un piano più realistico ci prova oggi la start up statunitense Orbital Assembly Corporation, attualmente al lavoro su una serie di progetti legati, a vario titolo, proprio al turismo spaziale. Tra questi, ad alimentare maggiori aspettative è probabilmente quello dell’hotel orbitante che potrebbe essere realizzato all’interno di Voyager, la prima stazione spaziale commerciale con gravità artificiale. Un dettaglio, quest’ultimo, non trascurabile, poiché garantirebbe ai futuri ospiti un soggiorno privo di quell’ “effetto fluttuazione” che abbiamo qui fin associato proprio alla permanenza degli astronauti nello spazio.

IL PROGETTO DEL PRIMO HOTEL SPAZIALE 

Sarebbe intenzione della Orbital Assembly Corporation avviare la costruzione del primo hotel spaziale nel 2025, così da renderlo operativo in un paio di anni. Ai futuri viaggiatori verrebbe garantita un’esperienza non solo memorabile, come facilmente intuibile, ma anche a quanto pare all’insegna della comodità. Pur viaggiando a circa 30.000 km/orari nell’orbita inferiore della Terra, godrebbero infatti di tutti i tradizionali vantaggi di un hotel di lusso: dai cibi gourmet alla biancheria da letto di alta qualità; dalla spa alla sala cinematografica, fino al cocktail bar da cui apprezzare una vista unica.

Nel complesso, la struttura dell’hotel si articolerebbe in ventiquattro moduli abitativi, ciascuno di dodici metri di diametro e venti di lunghezza; metà di questi verrebbero destinati alle camere (previste diverse categorie e dimensioni, proprio come in una tradizionale sistemazione alberghiera), mentre la restante parte sarebbe riservata alle attività a carattere collettivo e ai servizi. Difficile dire se davvero il progetto sarà realizzato e, soprattutto, se questo avverrà entro le tempistiche annunciate. Intanto, però, per chi volesse scommettere sulla sua riuscita e aprirsi così la strada a un’esperienza extra-terrestre, la start up rivolge l’invito a investire in questo ambizioso piano.

LE IMMAGINI DELL’HOTEL SPAZIALE ORBITANTE

[Immagine in apertura: Credit Orbital Assembly Corporation]