Le grandi fumettiste americane presto in mostra a Roma

12 Marzo 2021

Courtesy of Trina Robbins

Quali sono le fumettiste che hanno maggiormente segnato la storia della nona arte americana? Per conoscere la risposta a questa domanda basterà aspettare il 1° giugno, quando approderà al Palazzo Merulana di Roma la grande rassegna Women in Comics: la mostra dedicata alle “eroine” del fumetto d’oltreoceano.

Già presentata lo scorso anno presso la Society of Illustrators di New York, e mai prima d’oggi esposta oltre i confini americani, la mostra – curata da Kim Munson e Trina Robbins – offrirà al pubblico italiano un’ampia ricognizione sulle evoluzioni dei comics americani e, soprattutto, sulle imprese artistiche di 22 autrici che si sono maggiormente distinte nel corso di questa lunga parabola: dal fumetto vintage degli anni Cinquanta alla scena contemporanea, passando attraverso la psichedelia degli anni Settanta e i grandi classici Marvel e DC Comics.

LE FUMETTISTE IN MOSTRA

In totale saranno novanta le tavole offerte agli sguardi del pubblico. Tra queste i disegni originali di Trina Robbins – vera e propria icona “militante” del fumetto underground e dell’attivismo femminista –, le copertine di Afua Richardson e Alitha Martinez, e le straordinarie opere su carta di Emil Ferris, autrice del premiatissimo graphic novel La mia cosa preferita sono i mostri. “Questa mostra”, ha ribadito la curatrice Kim Munson, “è una rappresentazione dell’ampia gamma e diversità delle donne che operano nei fumetti e dei tanti generi in cui stanno lavorando, dalle memorie personali alle storie per bambini, dal graphic journalism alla grafica editoriale”.

GLI INCONTRI IN STREAMING

Oltre al percorso espositivo, visibile fino al 13 luglio, l’evento sarà preceduto da una serie di incontri online che metteranno alcune delle protagoniste di Women in Comics – in diretta dagli Stati Uniti – a confronto con cinque tra le più rappresentative colleghe italiane.

Al centro del cartellone, curato da Rita Petruccioli e Francesca Torre, ci saranno tematiche di grande rilevanza socio-culturale, questioni legate ai movimenti femministi e all’arte militante, al corpo della donna e alla sua rappresentazione (come nel caso del primo incontro, con Trina Robbins e Silvia Ziche, in streaming il 18 marzo). Insomma, il fumetto diventerà, per tutte queste ragioni, il “pretesto” per una riflessione più ampia sul rapporto tra generi e identità nell’ambito della nona arte, regalando al pubblico più di un’occasione per meditare sui grandi temi del presente.

[Immagine in apertura: courtesy of Trina Robbins]