Fra i simboli della magnificenza architettonica dell'Antica Roma, il Mausoleo di Augusto è finalmente tornato accessibile al pubblico dopo un lungo periodo di chiusura. Chiusa da 14 anni, la struttura, nota come il più grande sepolcro circolare del mondo antico grazie al diametro di 87 metri, è stata sottoposta a un articolato intervento di restauro e valorizzazione. Contestualmente a questi lavori, diretti dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e sostenuti dal mecenatismo della Fondazione TIM, sono state avviate opere di riqualificazione nell'area di piazza Augusto imperatore, per migliorarne la fruibilità. Le visite proposte, che hanno una durata di circa 50 minuti, saranno arricchite dal 22 aprile 2021 con contenuti digitali, in realtà virtuale e aumentata. Una modalità che consentirà di approfondire l'affascinante storia di questo monumento. Realizzato a partire dal 28 a.C., per iniziativa dell’imperatore romano Augusto, venne originariamente concepito per ospitare le urne dello stesso Augusto, dei suoi congiunti e discendenti. Nel corso del secoli, le sue funzioni sono cambiate più volte: "Divenuto fortilizio durante il Medioevo, giardino all’italiana nel Rinascimento, arena per tori e bufale nell’età del Grand Tour, auditorium nei primi decenni del Novecento, fu recuperato in chiave politica nel Ventennio”, come ha raccontato la Sovrintendente Capitolina Maria Vittoria Marini Clarelli.