Il Teatro degli Arcimboldi di Milano si trasforma in un grande “cantiere” artistico. 17 studi di design e architettura sono stati invitati a trasformare i camerini della struttura progettata da Vittorio Gregotti, offrendo una nuova anima (e un nuovo aspetto) a questi luoghi magici e segreti.
Il Teatro degli Arcimboldi di Milano riapre al pubblico (e agli artisti) in maniera non convenzionale. Succede con Vietato l’ingresso, la nuova iniziativa nata in collaborazione con alcuni dei nomi più rilevanti del design e dell’architettura meneghina.
Ideato e curato da Giulia Pellegrino, il progetto consiste nella rivisitazione artistica dei diciassette camerini che compongono la struttura: luoghi magici e segreti che per anni hanno ospitato cantanti, attori, ballerini e musicisti tra i più importanti della scena internazionale (da Roberto Bolle a Elton John, da Paolo Conte a Bob Dylan a Liza Minelli).
A partire dal 7 giugno, giorno d’inizio dei “cantieri”, le postazioni saranno affidate a studi quali Atelierzero, DAP Studio, Francesco Rota Architettura, Park Associati e RGA studio (solo per citarne alcuni), i quali trasformeranno i camerini offrendo loro nuova anima, nuovi colori e una nuova gestione degli spazi. Il tutto con il supporto tecnico di aziende e maestranze locali, coinvolte nel progetto per appoggiare l’iniziativa in un momento così complesso per il comparto teatrale.
I lavori all’interno del teatro si concluderanno dopo tre mesi. Il 5 settembre, infatti, in occasione del Fuorisalone, i nuovi camerini apriranno a curiosi e visitatori, e potranno persino essere votati dal pubblico, chiamato a esprimere le proprie preferenze. Il vincitore della premiazione si aggiudicherà come premio finale l’incarico della ristrutturazione del “Camerino Muti”, dedicato al grande maestro d’orchestra italiano.
[Immagine in apertura: Schizzi del progetto per il foyer del Teatro degli Arcimboldi di Milano (Archivio fotografico Gregotti Associati)]