Vivere ovunque esperienze artistiche e dare così forma a una comunità diffusa di spettatori, nonostante le limitazioni di questo periodo storico, sono gli obiettivi di Samara Editions. Si tratta di un innovativo progetto di performance, recapitate via posta, che prende il via con l'opera "Fionde" della coreografa e artista Chiara Bersani.
In quale modo può essere riscritto il rapporto fra artisti e spettatori, tenendo conto delle variabili e delle restrizioni dovute alla crisi attuale? Su quali leve è opportuno insistere affinché non venga completamente recisa la relazione individuale con l’arte contemporanea? “Durante lo scorso anno, le forme sono mutate, le strutture distorte. La sfera privata è stata riscritta, la solitudine ha cambiato volto e la collettività smarrito i corpi. Celebrazioni e riti sono stati silenziati. I nostri immaginari si sono riempiti di deserti in cui è facilissimo smarrirsi e noi vorremmo solamente accettarlo, abbracciare la vertigine e trovare nuove strategie di orientamento“. A tratteggiare questo scenario è Chiara Bersani, la coreografa e artista italiana con cui prende avvio l’innovativo progetto Samara Editions. Performances by post.
Ideata dai curatori Eva Neklyaeva, Lisa Gilardino e Marco Cendron, questa originale iniziativa punta su un formato non convenzionale per stimolare una nuova forma di connessione tra pubblico e artisti. Già presentata al Festival Internazionale di Teatro a Oslo, Samara Editions a maggio sarà inclusa programma di Spring Festival delle arti performative di Utrecht.
L’idea su cui si basa Samara Editions. Performances by post è nello stesso tempo tanto semplice quanto acuta. Si prova a sanare la distanza fisica fra artisti e spettatori tramite l’invio di una scatola contenente il necessario per attivare un’esperienza performativa. Spedita con il normale servizio postale e acquistabile sul sito ufficiale del progetto, ciascuna box può essere sperimentata ovunque si desideri. Il suo contenuto resta segreto fino al momento dell’apertura, favorendo un incontro completamente inaspettato.
A inaugurare la serie – in tutto saranno sei le performance prodotte, tra cui i nuovi lavori di Kate McIntosh e Jenna Sutela – è l’opera Fionde, commissionata a Chiara Bersani e accompagnata dalle musiche di Ilaria Lemmo. All’interno della scatola, già acquistabile dal mese di marzo, sono presenti un testo poetico di Bersani, una composizione sonora di Lemmo e una serie di oggetti di cui potranno servirsi gli spettatori per “inventare nuovi rituali”.
[Immagine in apertura: SAMARA Editions. Photo Alan Chies]