Disegnato da Gio Ponti e inaugurato nel novembre del 1958 alla presenza del re di Svezia, l’Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma è un esempio di opera d’arte totale e un unicum nella carriera del grande progettista milanese. Dall’architettura agli elementi di arredo, fino ai dettagli più minuti, tutto è frutto della stessa mano - a parte il soffitto a losanghe luminose dell’auditorium, di Pierluigi Nervi, ed escluso l’intervento di ampliamento realizzato da Ferruccio Rossetti nel 1963 - e tutto è coerente. Nel libro dal ricco apparato iconografico curato da Maria Sica, recentemente pubblicato dall’editore 5 Continents e intitolato“Enchanting Architecture. The Italian Cultural Institute in Stockholm by Gio Ponti”, è possibile ammirarne i volumi e gli interni grazie agli scatti di Luciano Romano. Facendo un viaggio, per immagini, negli anni d’oro del design italiano.