Come vestivamo al tempo della mummia Ötzi

21 Agosto 2016

vestiario mummia Otzi-foto-Institute-for-Mummies-and-the-Iceman

Non smette di suscitare l’interesse della comunità scientifica mondiale la cosiddetta Mummia del Similaun – chiamata Ötzi – rinvenuta nel 1991 in un ghiacciaio sulle Alpi Venoste, al confine tra Italia e Austria e stabilmente conservata presso il Museo Archeologico dell’Alto Adige di Bolzano.
“L’uomo venuto dal ghiaccio”, come è anche denominato, è stato di recente sottoposto ad una nuova serie di indagini, questa volta indirizzate all’esame di aspetti più direttamente riferibili allo stile di vita e alle necessità legate alla quotidianità.

La rivista Scientific Reports ha infatti pubblicato gli esiti della ricerca condotta dal professor Niall O’Sullivan, ricercatore dell’Institute for Mummies and the Iceman in Italy e dell’University College Dublin, sul corredo di abiti e di accessori associati alla mummia (nella foto in apertura, courtesy Institute for Mummies and the Iceman).
I risultati testimoniano la compresenza di pelli di diverse specie animali, almeno sei o sette. In particolare la faretra per le frecce sarebbe realizzata con pelle di una specie selvatica, forse un capriolo, mentre la giacca sarebbe stata cucita con pelli di capre e pecore addomesticate.