Le installazioni di Giulio De Mitri illuminano Taranto

29 Dicembre 2017

Giulio De Mitri, Scavi di Luce, 2017.Installazione ambientale site specifi, Cripta del Redentore di via Terni.jpg

Si intitola Scavi di luce il ciclo di installazioni site-specific messo a punto da Giulio De Mitri nella Necropoli greca e nella Cripta del Redentore a Taranto, sullo fondo del progetto Percorsi di Archeologia Urbana/Taranto Sotterranea. Fino al 6 gennaio le opere dell’artista tarantino illumineranno le due importanti aree archeologiche, regalando al pubblico un’inedita esperienza di visita.

Scavando nella storia, nel mito e nella memoria collettiva, De Mitri getta nuova luce ‒ è il caso di dirlo ‒ su un passato millenario, fornendogli una “veste” contemporanea e proponendo un viaggio attraverso le epoche all’insegna della creatività.

Come sottolinea il critico e curatore Roberto Lacarbonara nel testo di presentazione, “nella superficie specchiante dell’acciaio riverberano i riflessi della luce, s’insediano le tracce del cielo e dello spazio circostante, manifestando la piena mutevolezza di una plasticità impalpabile”. Un risultato suggestivo, che non può lasciare indifferenti.

[Immagine in apertura: Giulio De Mitri, Scavi di Luce, 2017. Installazione ambientale site specific, Cripta del Redentore di via Terni, Taranto]