Irresistibili i consigli di vita di Nick Hornby, editi a puntate sul “Believer” ed oggi raccolti in volume. E in tema di racconti brevi ecco Mauro Corona e gli chef letterari collezionati da Einaudi
Piccole schegge impazzite, spassose o commoventi; ritratti veloci e immediati, ma coinvolgenti come il più ricco dei romanzi. In libreria è tempo di racconti, con una serie di uscite che rinnovano e rinfrescano il linguaggio proprio del testo breve: gallerie di personaggi, situazioni, fatti e ambienti che si susseguono senza soluzione di continuità; un calembour di emozioni e riflessioni composto da grandi firme della letteratura di oggi.
Racconti? Più che altro consigli di vita quelli che Nick Hornby ha pubblicato, tra la primavera del 2010 e il dicembre 2011 sul “Believer”: una collezione raccolta oggi da Guanda in Sono tutte storie. Il saggio umorismo dell’autore di “Febbre a90” svela una filosofia solo apparentemente spiccia: sul divano di casa o in tribuna allo stadio, teatri della più rassicurante quotidianità, nascono riflessioni acute sulla vita, sulla cultura, sull’uomo.
“Roba da ridere, in un mondo che non sa più ridere”. Così Mauro Corona spiega i suoi Venti racconti allegri e uno triste: in uscita per Mondadori le memorie, i ricordi e la mitologia della più classica vita di paese. Una raffica di personaggi senza tempo, sospesi in una dimensione che filtra realtà e finzione: quadretti di una ruralità tutta italiana, che ammicca alla straordinaria umanità del miglior Guareschi.
Dall’ironico Roald Dahl all’intenso Foster Wallace, passando per Murakami e Paul Auster. Grandi firme quelle raccolte da Einaudi in Racconti gastronomici: trentanove episodi che indagano il gioioso ma complesso rapporto tra cibo e letteratura. Penne che non scuociono quelle degli scrittori ai fornelli: un viaggio tra aromi e sapori di stili differenti, per un indimenticabile giro del mondo. Attorno a un tavolo.