Addio a Ray Manzarek, fondatore dei Doors

21 Maggio 2013


Uno era il poeta visionario, il frontman osannato dai fan. L’altro era il musicista: forte di una raffinatissima formazione classica, dotato di un estro e di un virtuosismo fuori dal comune. Una coppia perfetta quella composta da Jim Morrison e Ray Manzarek, fondatori e anime di una leggenda chiamata Doors. Un’avventura che ha segnato per sempre il mondo del rock. E che oggi trova il suo più triste epilogo: Ray Manzarek si è spento nella notte, all’età di 74 anni, al Romed Klinik di Rosenheim, in Germania, sconfitto da un tumore ai dotti biliari.

Una notizia che ha scosso il mondo della musica, rimbalzando immediatamente attraverso la rete: migliaia i messaggi di cordoglio dei fan, immancabile il ricordo e il saluto da parte di amici artisti e protagonisti assoluti del rock. A partire dall’ex Guns N’Roses Slash, tra i primi ad affidare a Twitter  il suo dolore: “i Doors rappresentano per me il suono di Los Angeles, sono stati la prima band che ho ascoltato arrivato dall’Inghilterra. Non li dimenticherò mai”.

E davvero indimenticabile è stato lo stile di un musicista incredibile, che non a torto amava definirsi “l’architetto dei Doors”. Linea melodica costruita con l’organo e trama ritmica ricamata con un Rhodes Piano Bass: Manzarek suonava i due strumenti in contemporanea, svolgendo di fatto due ruoli in uno. Resta impresso nella memoria collettiva il suo trascinante assolo in “Light My Fire”, tra le vette più alte mai toccate dal rock.

Sky Arte HD dedica all’epopea dei Doors una serata speciale, mercoledì 22 maggio: il sipario si alza alle 21.10 su When You’re Strange, il docu-film di Tom Di Cillo che Robby Krieger, chitarrista della band, ha indicato come il ritratto più fedele e rappresentativo mai realizzato di Morrison e compagni. A seguire il fantastico Live at the Hollywood Bowl, concerto con cui la band californiana ha incendiato l’estate del 1968; infine la puntata di Classic Albums in cui lo stesso Manzarek ricorda la scrittura di “The Doors”. Un disco che ha fatto Storia.