Fascino e tecnologia, apre lo Shanghai Cinema Museum

7 Agosto 2013


Il red carpet  si srotola in forma di lampadine, a trapuntare brillanti il corridoio di accesso allo spazio espositivo. Sulle pareti a specchio le silhouette bianche dei reporter, il baluginare dei flash moltiplicato all’infinito: la suggestione e anche lo stordimento della passerella da grande evento accoglie lo spettatore per un’esperienza dal fascino unico. Si respira magia allo stato puro nel nuovo Shanghai Cinema Museum, tempio ipertecnologico intitolato alla settima arte.

Recentissima l’inaugurazione del museo chiamato a celebrare l’industria cinematografica cinese, in quella che resta la sua capitale morale. Decine le pellicole girate – o anche solo ispirate – alle affascinanti e misteriose atmosfere della città: dal leggendario Shanghai Express  interpretato da Marlene Dietrich fino all’ultimo episodio della saga di James Bond, passando per Indiana Jones e il Tempio Maledetto  e L’impero del sole  firmato da Steven Spielberg.

Quindicimila metri quadri, una settantina di installazioni multimediali, tremila reperti storici: dalle pizze degli Anni Venti ai più disparati oggetti di scena. Nell’elegantissimo allestimento immaginato da Tilman Thürmer per lo studio Coordination Asia va in scena il rapporto simbiotico tra Shanghai e la fabbrica dei sogni: una visuale specifica, che permette tuttavia di ampliare lo sguardo arrivando a definire in modo completo un’accurata storia universale del cinema.

Un’avveniristica sala di proiezione permette di misurarsi con le stupefacenti tecnologie 4D; la replica di più studi di posa permette ai visitatori di mettersi in gioco in prima persona: impersonando il ruolo del regista, del’attore o del cameraman, provando l’ebbrezza di partecipare a un ciak. Prima di lasciarsi catturare dalle onde del Fiume dei sogni : un tappeto interattivo lungo cinquanta metri, che permette di conoscere le più importanti pellicole del cinema cinese dal 1949 ai giorni nostri.