Festival di Locarno: in corsa anche Pippo Delbono

6 Agosto 2013


Prove tecniche di italiano per il mondo del cinema, che in attesa della Mostra di Venezia si da appuntamento nel Canton Ticino. Si apre mercoledì 7 agosto il Festival di Locarno, tradizionale appuntamento che si focalizza su una scena alternativa, trasversale alle maxi produzioni hollywoodiane. Concentrandosi semmai sulla lettura attenta delle più effervescenti piazze internazionali.

“Considero Locarno un festival di frontiera”  : così il direttore artistico della rassegna, Carlo Chatrian, nel presentare un evento che per la sua sessantaseiesima edizione propone circa 250 film, firmati da autori di quaranta diversi Paesi del mondo. A contendersi il Pardo d’oro del Concorso Internazionale venti pellicole, una sola prodotta in Italia. Si tratta di Sangue , storia ispirata dalla vicenda dell’ex brigatista Giovanni Senzani e girata da Pippo Delbono interamente con uno smartphone.

Prima mondiale, proprio nel giorno di apertura della rassegna, per un’altra pellicola italiana. Viene accompagnata da un live di Vinicio Capossela la proiezione di Indebito , docufilm con cui Andrea Segre racconta la crisi greca attraverso lo sguardo dei cantori di rebetiko, musica tradizionale carica di pathos. Una sorta di “blues ellenico”, che per sonorità e temi trattati diventa linguaggio inedito e al tempo stesso preferenziale per raccontare il disorientamento di un’intera nazione.

Ricco il cartellone che anima il maxi schermo di Piazza Grande, con i suoi ottomila spettatori uno tra i cinema all’aperto maggiori al mondo. Si annuncia momento indimenticabile la proiezione dello storico Fitzcarraldo , scelto come opera rappresentativa dello straordinario percorso creativo di Werner Herzog, premiato quest’anno con il Pardo d’onore, prestigioso riconoscimento alla carriera.