Arrivano negli scaffali delle librerie i segreti di John Lennon, così come li ha immaginati David Foeskinos. Ma anche le verità di Kirk Douglas, che racconta in prima persona la complessa lavorazione del leggendario “Spartacus”
Il momentaneo ritiro dalle scene, piccola parentesi per ricostruire una serenità mai del tutto vissuta. Diciotto sedute da uno psichiatra, il flusso di coscienza che tratteggia le tappe fondamentali di una vita segnata dall’altalena di successi e sofferenze. Imagine. Io, John Lennon è la cronaca romanzata di quella ipotetica sessione di analisi, escamotage narrativo che permette a David Foenkinos (Gremese Editore) di raccontare uno tra i personaggi più influenti del Novecento.
Ha fallo la storia del cinema, aggirando le imposizioni del maccartismo e confezionando una pellicola leggendaria. Un eroe sul set, ma anche fuori: Spartacus è la grande scommessa vinta da Kirk Douglas, protagonista e produttore di un film che vede alla regia un giovane Stanley Kubrick. E la sceneggiatura di Dalton Trumbo, osteggiato dal mondo di Hollywood per le sue idee progressiste. Lo stesso Douglas evoca, oggi, quelle straordinarie vicende in Io sono Spartaco! (Il Saggiatore).
Eva Cantarella e Luciana Jacobelli dimostrano, attraverso i tipi di Feltrinelli, che Pompei è viva. Storia e mito si intrecciano in un racconto di coinvolgente suggestione, dove il puro dato storico e l’analisi archeologica si fondono alla ricostruzione della vita quotidiana, svelando segreti e curiosità di un tessuto sociale frizzante. Indagando la fascinazione che le vestigia dell’antica città esercitano su studiosi e turisti di tutto il mondo.
Tenera e insieme drammatica, dura e struggente. È la vicenda di Peppino, quarant’anni all’anagrafe ma molti meno nella testa e nel cuore: un Forrest Gump dei giorni nostri, assurdo fattorino in una Roma feroce e tentacolare. I suoi interminabili viaggi in autobus lungo le strade della capitale diventano tappe di un’intima via crucis, alla ricerca della propria redenzione. E di Un posto anche per me, come titola il nuovo romanzo edito da Francesco Abate per Einaudi.