Cinema: un premio per Hugh Jackman al Festival di San Sebastian

30 Settembre 2013


Lui è una star di fama internazionale, a proprio agio tanto nei panni del supereroe quanto in quelli del crooner da Broadway. Lei è icona del cinema d’autore, attrice feticcio per l’immenso Pedro Almodovar, a cui è legata in modo inestricabile la sua straordinaria parabola artistica. Vanno a Hugh Jackman e Carmen Maura i Donostia Award, riconoscimenti alla carriera assegnati nel corso del Festival Internazionale del Cinema di San Sebastian.

Va in archivio la sessantunesima edizione di una delle rassegne più importanti del Vecchio Continente, da sempre esclusiva vetrina per produzioni di qualità. Come dimostra l’anteprima europea di Prisoners  , thriller che lo stesso Jackman interpreta al fianco di Jake Gyllenhall; e come confermano i titoli che portano a casa i premi principali. A partire dal Pelo malo  della venezuelana Mariana Rondón, storia di un “malpelo” latinoamericano che ottiene la Conchiglia d’Oro come miglior film.

Grande successo per La herida  di Fernando Franco, che conquista il premio speciale della giuria e vede Marian Álvarez insignita della Conchiglia d’Argento per la miglior attrice: è lei a vestire i panni di Ana, autista di ambulanza costretta a combattere contro gravi disturbi psichiatrici. In una strenua e struggente ricerca della felicità. Il veterano Jim Broadbent merita il riconoscimento come miglior attore per la sua prova nel romantico Le week-end  di Roger Michell, sceneggiato da Kureishi.

Il miglior regista è il messicano Fernando Eimbcke, che in Club Sándwich  racconta la tenera scoperta dell’amore da parte del giovanissimo Hector; la miglior fotografia è quella immaginata da Pau Esteve Birba per il Canibál  di Manuel Martín Cuenca. Premio per la sceneggiatura a Quai d’Orsay  di Bertrand Tavernier, che ci porta nelle più esclusive stanze dei bottoni: la vicenda di Arthur, portaborse di uno tra i più potenti ministri di Francia, rivela segreti e strategie della politica internazionale.