Un elegante pattern realizzato con gusci d’uovo, materiale eccentrico ed inedito. Angelo Musco firma l’edizione 2013 della “baguette” Fendi, borsa icona del brand italiano: disegnata nel passato da Koons, Hirst, Vezzoli...
Elemento naturale per le sue creazioni è il corpo. Trattato come modulo per installazioni e performance, assemblato in complessi intrecci che disegnano nidi, gangli neuronali, intere galassie. Angelo Musco fa dell’uomo il mattone base per la sua arte: un inatteso cambio di visuale quello che sceglie di operare nel disegnare l’edizione 2013 delle celeberrime baguette d’artista della collezione Fendi. Borse che sono icona di stile e spazio sperimentale per il contemporaneo.
Jeff Koons, Damien Hirst, Francesco Vezzoli, Maurizio Cattelan: non esiste artistar che non si sia misurata con la sfida di dare il proprio taglio alla borsetta simbolo della maison italiana. Musco sceglie una fragile patina realizzata con gusci d’uovo, creando effetti opalescenti di grande eleganza; aggiornando così il proprio immaginario, che resta comunque legato in modo indissolubile alla poetica della natura.
L’operazione, lanciata da Fendi nel 1997, porta alla creazione di un ideale museo: numeri unici, decisamente più sculture che accessori, statue contemporanee che diventano felice celebrazione del made in Italy . Scelgono invece di andare in produzione, lanciando vere e proprie collezioni d’artista, altri celebri brand: a conferma dello stretto rapporto tra arte e moda, segno di un flusso creativo capace di costruire fortunate contaminazioni.
Arriva dopo Andy Warhol e Roy Lichtenstein: Jeff Koons, già al lavoro a fianco di Stella McCartney, è protagonista della terza limited edition griffata Lisa Perry, che sceglie il colorato universo pop dell’artista americano per decorare abiti e accessori. È stato lo stesso Marc Jacobs, non più tardi di un anno fa, a volere che una speciale collezione Luis Vuitton si ispirasse ai lavori di Yayoi Kusama; nasce dalla collaborazione con la leggendaria Carla Sozzani B.E.S.T. , collezione di abiti “sostenibili” immaginata nel 2010 da Michelangelo Pistoletto.