Guarda alla tradizione, celebrando mezzo secolo dall’uscita di “8 e 1/2” di Federico Fellini. Ma anche al futuro, indagando il fenomeno delle webserie. Ai nastri di partenza la trentunesima edizione del Torino Film Festival
Appena riposta la passerella romana il variopinto e affascinante carrozzone della settima arte si sposta all’ombra della Mole. Sede storica del Torino Film Festival, che inaugura in queste ore la sua trentunesima edizione: all’insegna, assicura il direttore della rassegna Paolo Virzì, di una sobrietà in linea con l’attuale congiuntura economica. Budget ridotto all’osso (circa due milioni e mezzo di euro), poche star hollywoodiane e attenzione focalizzata esclusivamente sulle pellicole.
Quattrodici quelle in concorso nella sezione principale del festival, riservata ad autori alle proprie prime fatiche artistiche; curiosità per la vetrina offerta da Festa Mobile , contenitore che propone in anteprima italiana le migliori produzioni internazionali del momento. Passando quest’anno dai vampiri innamorati di Jim Jarmusch, che dirige Tilda Swinton in Only lovers left alive , fino all’atteso Inside Llewyn Davis griffato dai geniali e irriverenti fratelli Coen.
Atmosfere a stelle e strisce anche per i film d’apertura: risate e nostalgia con Las Vegas di Jon Tartletaub, interpretato dai “terribili vecchietti” Morgan Freeman, Robert De Niro, Michael Douglas e Kevin Kline; ma attenzione anche alle nuove frontiere di un cinema che sembra fuggire progressivamente dalle sale per trovare nuovi format di intrattenimento. Intrigante in questo senso l’apertura del festival al mondo alla fiction e alle web-serie, con i focus dedicati ad House of Cards , Top of the Lake e Southcliffe .
Nel 1963 la prima proiezione di uno tra i suoi più amati capolavori, nel 1993 la scomparsa: due le ricorrenze che invitano Torino a celebrare degnamente il mito di Federico Fellini, proponendo la prima versione restaurata in digitale del leggendario 8 e 1/2 . Tornato a emozionare e intrigare, finalmente restituito al suo originario splendore, a mezzo secolo esatto dalla sua uscita nelle sale cinematografiche.
[nella foto: Marcello Mastroianni in una scena di 8 e 1/2]