A nove mesi dall’incendio riapre il MAGA

22 Novembre 2013


La colonna di fumo, il riverbero dei lampeggianti dei mezzi di soccorso, il concitato via vai di vigili del fuoco, passanti, semplici curiosi. E quella straniante, assurda processione: con gli stessi dipendenti del museo a caricarsi in spalla le opere. Per portarle fuori il prima possibile. Finalmente al sicuro. Immagini intense, drammatica memoria dell’incendio accidentale che il 14 febbraio 2013 ha colpito il MAGA di Gallarate. Pronto a tornare a vivere.

Nove mesi di lavoro, una cifra investita che si aggira attorno al milione di euro; il sostegno compatto del mondo della cultura: con la Villa Reale di Monza e la Triennale ad accogliere i capolavori “in esilio”, offrendo una ininterrotta occasione di confronto con il pubblico. Sabato 23 novembre il museo riapre al pubblico una delle sue ali, interamente recuperata. Con una mostra che invita e incoraggia a portare a termine il restauro dell’intera struttura.

Per rendere completamente agibile tutto il museo servono altri fondi. Parte arriveranno dai proventi della vendita (a prezzo calmierato) delle circa duecento opere esposte nelle prossime settimane, dono generoso da parte di decine di artisti. Partendo dalle star Luca Vitone (quest’anno ospite al Padiglione Italia della Biennale di Venezia) e Nanni Balestrini; arrivando ai giovani Andrea Magaraggia e Luigi Presicce.

Alla suggestione esercitata alle opere d’arte si aggiunge quella offerta da una visita dolorosa, ma affascinante, alla parte del museo ancora da recuperare. Il pubblico è invitato a muoversi in piccoli gruppi, armato di torce e caschi protettivi, per vedere con i propri occhi l’entità del danno causato dalle fiamme: un’esperienza intensa, modo migliore e più efficace per capire lo straordinario lavoro portato a termine negli ultimi mesi.