Cento euro per un Picasso: lotteria di beneficenza a Parigi

22 Dicembre 2013


Stava semplicemente cercando, per sua stessa ammissione, un quadro che desse un tono al soggiorno. Si è imbattuto in una lotteria on-line di beneficenza, organizzata dalla sede parigina di Sotheby’s al fine di sostenere l’attività di un ente no-profit che si occupa di tutelare il prezioso sito archeologico di Tiro, l’antica città-stato fenicia oggi nel martoriato territorio del Libano. Ha messo sul piatto virtuale cento euro. E ha portato a casa un Picasso.

È decisamente fortunato Jeffrey Gonano, venticinque anni da Wexford, Pennsylvania; impiegato in un’azienda che costruisce impianti antincendio. Il suo biglietto digitale – per la cabala il 747815! – è stato estratto tra i cinquantamila che hanno partecipato all’asta che ha visto battere L’Homme au Gibus  , gouache su carta datata 1914. Valore del pezzo stimato attorno al milione di dollari, cinque milioni (di euro) quelli raccolti durante la serata benefica.

Mio nonno è stato un pioniere in molti campi, dall’arte alla sua vita sentimentale: sono sicuro che avrebbe aiutato la causa. Si sarebbe divertito molto a partecipare ad un evento del genere” : così ha risposto con un sorriso Olivier Picasso, nipote ed erede dell’artista, a quanti hanno criticato il valore dell’operazione, ritenendo una forma di sacrilegio la messa all’incanto, in una riffa, di un’opera tanto preziosa.

“Sono scioccato, non avevo mai vinto nulla prima di oggi”  ha dichiarato Jeffrey, attonito, alla stampa statunitense. Cosa ne farà del capolavoro? In modo forse non così sorprendente ha scelto, almeno per il momento di non venderlo: del resto l’idea di partenza era quella di trovare qualcosa da appendere alle pareti di casa! Curioso il siparietto che lo ha visto protagonista proprio pochi giorni prima della vincita, quando avrebbe commentato di fronte alle decorazioni natalizie approntate dalla sua compagna “non male, certo non sono un Picasso…”

[nella foto: un giovane Pablo Picasso nel suo studio a Parigi]