Libri della settimana: la memoria della Shoah

16 Gennaio 2014


Helga è coetanea di Anna. Entrambe sono ebree e vivono nell’Europa accecata dalla barbarie nazista: l’una a Praga, l’altra in Olanda. Inevitabile un parallelo tra Il diario di Anna Frank  e Il diario di Helga, memoriale in arrivo in Italia a fine mese per i tipi di Einaudi. Drammatico il ricordo di Helga Weiss, sopravvissuta all’internamento nel ghetto di Terezin e poi all’orrore di Auschwitz; tenacemente aggrappata alla propria fantasia, al potere della parola e a quello delle immagini – diventerà, una volta adulta, pittrice – labili ma determinanti fiammelle di speranza.

In un campo di concentramento non c’è mai stato. Ma porta ugualmente nel cuore il dolore di un’esperienza che ha segnato, di riflesso, la sua intera esistenza: è scampato in modo miracoloso e rocambolesco alla deportazione Boris Cyrulnik, oggi affermato psichiatra. Che racconta ne La vita dopo Auschwitz (Mondadori) la sua infanzia da orfano in fuga, in una Francia dilaniata dalla terribile divisione tra collaborazionisti e resistenti.

Ha accompagnato diverse scolaresche della sua Emilia in visita a ciò che resta dei campi di concentramento, per viaggi di istruzione mai così significativi. Paolo Nori raccoglie le sue riflessioni sulla memoria, sulla necessità della trasmissione del ricordo alle nuove generazioni in Si sente?, collage che cuce per le edizioni Marcos y Marcos tre discorsi pensati, scritti e interpretati attorno al tema dell’Olocausto, ragionando sull’idea di razza, vendetta e testimonianza.

Sul tema della percezione della Shoah nella società contemporanea anche La seconda generazione, graphic-novel di Michel Kichka in libreria con Rizzoli Lizard. Un dramma intenso e struggente, che trasmette il senso di una memoria ineludibile, di un passato incancellabile che resta ferita aperta; un capolavoro del fumetto contemporaneo, che si avvicina per lirismo e intensità al mitico Maus  di Art Spiegelman.

[nella foto: Paolo Nori – foto Alfredo Anceschi]