Londra: il Design Museum premia i creativi in erba

12 Febbraio 2014


Non si è mai troppo giovani per sognare, immaginare, creare. Anzi: è semmai vero il contrario. Con l’infanzia e l’adolescenza ad essere terreno fertile per testare il proprio estro in modo libero da pregiudizi e condizionamenti. La carica e l’energia entusiasta dei più giovani sono allora il motore che anima, dal 2010, una delle più interessanti iniziative promosse dal Design Museum di Londra: che assegna, grazie al sostegno di Deutsche Bank, il Design Ventura.

Un premio all’innovazione più brillante e spigliata, cui hanno concorso quest’anno 160mila studenti provenienti da circa tremila scuole secondarie dell’intera Gran Bretagna, inseriti in un percorso che sfrutta l’escamotage del contest per farsi in realtà momento formativo di altissima qualità. Perché se tutto nasce dai ragazzi, invitati a proporre la propria idea per un possibile prodotto di successo, l’innesco genera processi educativi mediati dallo stesso museo: che insegna tutti i passaggi che portano l’intuizione dal blocco di carta… a quella da imballaggio!

Le scuole finaliste partecipano a workshop e seminari con designer, esperti di marketing, comunicatori e pubblicitari; i ragazzi imparano a considerare ogni tipo di variabile, a leggere i rudimenti del mercato, a capire come funzionano i meccanismi produttivi. Arrivando a ad affidare il progetto vincente alla piattaforma on-line Handy Design, che provvede alla sua messa in pratica e successiva vendita nel bookshop dello stesso museo.

A trovare posto tra gli scaffali, in questo 2014, il divertente Sliderz  disegnato da un gruppo di ragazze della Weald of Kent Grammar School: si tratta di un accattivante spremi-dentifricio che, grazie a un semplicissimo ma geniale sistema di leve a scorrimento, permette di “strizzare” fino in fondo la pasta dal tubetto. Dando risposta a un problema di natura pratica, che induce però a riflettere sulla maturità delle nuove generazioni quando si affronta il tema della quotidiana lotta agli sprechi. Per quanto minimi, mai banali…