Spegne dieci candeline e lo fa all’insegna delle novità: record di espositori per la fiera d’arte contemporanea di San Paolo, la più importante del Sud America. Dove si inaugura la sezione dedicata ai solo-show
Viene da sempre considerata come la piazza di riferimento per l’arte contemporanea in Sud America: perché sede di una Biennale di altissimo profilo, perché città di collezionisti e artisti di ottimo livello; e perché – da dieci anni a questa parte – nei 30mila metri quadri del centro fieristico disegnato da Oscar Niemeyer a ridosso del parco di Ibirapuera accoglie una delle fiere più interessanti al mondo. I riflettori del mercato dell’arte, dal 3 al 6 aprile, puntano su San Paolo.
Per l’edizione del decennale la fiera brasiliana fa il pieno di galleristi: 136 in totale – mai così tanti – in arrivo da una ventina di diversi Paesi del mondo. Non mancano, naturalmente i grandi nomi: dalla Pace Gallery, che presenta tra gli altri Jim Dine; a Marian Goodman, che resta in ambito “latino” con Gabriel Orozco. E poi David Zwirner e Larry Gagosian, con quest’ultimo sempre più vicino ad essere una multinazionale dell’arte: prossima l’apertura, in occasione dell’imminente personale di Urs Fischer, di ben due nuovi spazi a New York.
La vera novità di San Paolo è data dal debutto della sezione Solo , con tredici gallerie a proporre percorsi monografici di singoli artisti. Partendo dalle patinate fotografie della brasiliana Virginia de Medeiros (espone con la Galeria Nara Rosler) e arrivando alle delicatissime installazioni concettuali del messicano José Dàvila, che popola con le sue eteree sculture geometriche lo stand della spagnola Travsia Cuatro.
Quattro gli operatori italiani volati dall’altra parte dell’oceano. Il torinese Franco Noero presenta Lara Favaretto, ma anche opere recenti di firme internazionali del concettuale come Kirsten Pieroth e Jim Lambrie; da Milano arrivano invece Cardi e Lia Rumma, quest’ultima con le leggendarie fotografie di Ugo Mulas, ma anche opere di William Kentridge, Thomas Ruff e Vanessa Beecroft. Chiude il poker la toscana Continua, con grandi opere di Daniel Buren e Michelangelo Pistoletto.
[foto: Leonardo Finotti – courtesy SP-arte]