Cannes, giorno 10. Assayas e Zvyagintsev chiudono la rassegna

23 Maggio 2014


Tempo di proiezione per gli ultimi film in concorso, in quel di Cannes: inizia il conto alla rovescia in vista della proclamazione dei vincitori. Erano dieci anni che Olivier Assayas non si presentava in competizione al festival: un grande ritorno quello del regista francese, per molti anni è stato collaboratore di una delle riviste cinematografiche più autorevoli in ambito critico, i famosi Cahiers du Cinema .

Assayas approda in Croisette con Clouds of Sils Maria (nella foto). L’attrice Maria Enders si ritrova ad interpretare la stessa opera teatrale che venti anni prima l’aveva resa famosa: all’epoca il suo ruolo era quello di una giovane seducente che portava al suicidio il suo capo, Helena. Adesso è lei aa interpretare la matura e affascinante Helena.

Parte così con la sua assistente alla volta di Sils Maria, cittadina sperduta fra le Alpi, per le prove dello spettacolo. Un viaggio che diventa anche temporale e finisce per trasformarsi in catarsi interiore: Maria si ritrova inesorabilmente ad affrontare se stessa. Questa volta dall’altra parte dello specchio.

Il film di Andrei Zvyagintsev, meglio conosciuto per aver vinto il Leone d’oro al Festival di Venezia nel 2003 con Il Ritorno ,  porta il titolo suggestivo di Leviathan. Kolia vive in riva al mare, in un posto così bello che pare incantato. Il sindaco vuole la sua terra e la casa, ma la situazione precipita quando Kolia si dimostra fermamente deciso a tenere il luogo che più ama al mondo.

Federica Polidoro per www.artribune.com