Sushi, sashimi, tempura, bento: ecco i protagonisti della seconda edizione del Manga Festival di Milano. Alla Fabbrica del Vapore una settimana di eventi dedicati al tema del cibo nella cultura del fumetto giapponese
Per la sua prima edizione, un anno fa, ci si era concentrati in modo specifico sui saperi : con una fantastica retrospettiva dedicata ai molteplici aspetti di una cultura secolare, molto più antica e radicata di quanto si possa pensare. Oggi il focus si sposta sui sapori , altra chiave di lettura per raccontare un Paese dove tradizione fa da sempre rima con innovazione. Taglio squisitamente food per il Manga Festival di Milano, in scena dal 24 maggio al 2 giugno.
Tutto ruota attorno al cibo nei padiglioni della Fabbrica del Vapore: in mostra tavole ed edizioni originali dei principali fumetti che in Giappone trattano il tema, dimostrazione di una passione per la cucina che ormai dilaga anche oltre i reality e la proliferazione dei programmi televisivi. Protagonista principale, ovviamente, il sushi: quello che il goloso Daisuke, protagonista del manga Ekiben Hitori Tabi , ci mostra nelle sue infinite declinazioni locali. Per un viaggio che, grazie alla tavola, insegna la natura poliedrica dell’intero Giappone.
Tante e tali le golosità che costellano le pagine dei vari Edomae no Shun e Cooking Papa , che era impensabile non passare dalla teoria… alla pratica! Il percorso del Manga Festival si intreccia, nel week-end di apertura della rassegna, con Milano Matsuri 2014 : una grande festa dedicata alle tradizioni gastronomiche giapponesi, tra workshop culinari, degustazioni e momenti che sanno trasmettere la complessa ritualità della cultura orientale.
Come nel caso della kagamiwari , solenne cerimonia di apertura della botte di saké; o come per la mochitsuke , tecnica di battitura del riso che si trasmette di generazione in generazione: eventi che, in modo forse più efficace dei tradizionali episodi di show-cooking, riescono a raccontare la profondità di un legame tra uomo e cibo che trascende la mera sussistenza e si fa arte e filosofia. Il tutto a meno di un anno, ormai, da un Expo che ha scelto motto “nutrire il pianeta” .
[nella foto: Ekiben hitori Tabi © Kan Sakurai – Jun Hayase/