Roma: l’avanguardia del cinema orientale al Maxxi

31 Maggio 2014


Innovativo, fuori dagli schemi, lontanissimo per cultura e tradizione da ciò che siamo abituati a vedere sul grande schermo. E per questo assolutamente affascinante. È il cinema underground dell’Estremo Oriente, ambito di grandissima sperimentazione, protagonista di una imperdibile due giorni in scena al Maxxi di Roma. Teatro della seconda edizione dell’Across Asia Film Festival, in calendario sabato 31 maggio e domenica 1 giugno.

Dopo l’esordio a Cagliari nel 2013 la rassegna si sposta nella Capitale, scegliendo quest’anno di concentrarsi su una scena già censita nel corso di importanti kermesse internazionali – dalla Berlinale ai festival di Cannes e Toronto – ma in Italia ancora poco conosciuta. Quella delle Filippine, nazione dove è in corso una vera e propria rivoluzione nel modo di intendere il linguaggio del cinema; come dimostrano le pellicole presentate al Maxxi.

Protagonista assoluto il regista Khavn De La Cruz, di cui saranno proiettati due film: Mondomanila , documentario che restituisce l’intensa vitalità della capitale del Paese, con tutte le sue contraddizioni e tensioni sociali; ma soprattutto KalaKala  (nella foto), un originale film-opera che viene per l’occasione proiettato con accompagnamento musicale live. È lo stesso De La Cruz a sedersi alla tastiera di un pianoforte, offrendo al pubblico del festival un’esperienza di rara empatia, in precedenza sperimentata solo al Ps1 MoMA di New York.

La musica è elemento caratterizzante per un festival che vive anche di altri importanti momenti live. Su tutti lo show dell’inglese Mike Cooper: eclettico, psichedelico, multiculturale il suo stile, basato sulla commistione di sonorità che spaziano dall’ethno-folk all’eletronica d’avanguardia. A Roma l’artista presenta dal vivo Spirit Songs  , lavoro discografico che reinterpretata in chiave blues suggestioni della musica tradizionale del sud-est asiatico.