Storm Thorgerson: rock’n’photo a Monza

12 Giugno 2014


Wish You Were Here , The Dark Side of the Moon , Absolution , Bury The Hatchet : titoli che hanno fatto la storia del rock, incidendo il nome di Pink Floyd, Muse e Cranberries negli annali della musica. Ma il successo di questi e altri dischi straordinari comincia ancora prima che la puntina danzi sui solchi del vinile, o che il lettore cd carichi le note del primo brano: tutto nasce dalla cover. Perché un libro, forse, non si giudica dalla copertina… un album invece sì!

Il Palazzo dell’Arengario di Monza ospita la prima retrospettiva italiana dedicata all’immaginario del grande Storm Thorgerson, l’artista che ha condiviso il proprio universo visionario con alcune tra le più importanti band di sempre, firmando con le sue opere le copertine di dischi che hanno lasciato un segno profondo nella cultura popolare. Sessanta le opere esposte da queste ore e fino al prossimo 24 agosto, per un viaggio in quasi mezzo secolo di estetica rock.

A fare la parte dei leoni, ovviamente, i Pink Floyd: intenso il rapporto tra David Gilmour, Roger Waters e Thorgerson, che inventa per loro il leggendario burning man  in fiamme sulla copertina di Wish You Were Here  e il prisma che rifrange la luce dalla cover di The Dark Side of the Moon . Prima di lanciare nel cielo d’Inghilterra il celeberrimo pallone aerostatico a forma di maiale che accompagna la comunicazione del lancio di Animals .

Eclettico, eccentrico, enigmatico, a tratti metafisico: un fiume in piena Storm Thorgerson, spesso a fianco di Peter Gabriel e degli Anthrax, dei Led Zeppelin e dei Mars Volta, degli Yes e dei Black Sabbath. Tra tanti capolavori una chicca assoluta: i bozzetti per The Lamb Lies Down on Broadway , capolavoro dei Genesis: nel doppio scatto presentato in mostra gli appunti dell’artista, le correzioni, i ripensamenti. I segni di un lavoro che legava all’intuizione una profonda meticolosità.