Rimossi i ponteggi che ingabbiavano i primi cinque archi del Colosseo, interessato da una campagna di restauri dal costo record di 25 milioni di euro. La conclusione definitiva dei lavori nel 2016
Un piccolo ma decisivo passo avanti, segno concreto e tangibile dell’avanzamento dei lavori che porteranno al proprio originario splendore uno dei monumenti simbolo della potenza dell’antica Roma. Presentati nella Capitale i risultati, più che sodisfacenti, della prima tranche di interventi con cui si sta procedendo a ripulire il Colosseo del pesante strato di agenti inquinanti che si è depositato, di anno in anno, sulla sua superficie.
Un’azione delicatissima, studiata in modo da non causare danni a una struttura che sente sulla propria pelle il peso di quasi duemila anni di storia: i restauratori sono impegnati in un processo certosino, operato usando acqua vaporizzata a temperatura ambiente priva di solventi chimici. Metodo impegnativo, lungo e laborioso; ma indispensabile per non alterare – anzi: riportare alla luce – le cromie originali del monumento.
Via le impalcature che nascondevano alla vista dei turisti e dei romani i primi cinque archi dell’anfiteatro; ora ci si concentra sul resto della struttura, procedendo con una campagna di interventi che dribblate le polemiche iniziali – centrate sulla sponsorship da parte dell’imprenditore Diego Della Valle – prosegue a pieno regime. Con l’obiettivo di investire al meglio i 25 milioni di euro messi a disposizione e chiudere i cantieri entro il 2016.
Non conosce sosta nemmeno un altro grande intervento, che interessa in questi mesi un ulteriore gioiello del patrimonio culturale italiano. Siamo alla stretta finale per i lavori di consolidamento e di riallestimento del Museo Egizio di Torino, che ritroverà la piena e ottimale funzionalità ad aprile 2015 in una veste del tutto rinnovata: raddoppiando la sua superficie espositiva (da 4.500 a 9.000 metri quadri).