Ron Howard racconta i Beatles: presto il docu-film
A dare il via libera al progetto sono stati Paul McCartney e Ringo Starr in persona: in lavorazione il docu-film autorizzato che racconta la nascita dei Beatles. Dietro la macchina da presa il premio Oscar Ron Howard
Hanno atteso cinquant’anni: ora è arrivato il momento di raccontare la loro verità. L’unica accettabile, perché costruita sui ricordi dei protagonisti, libera da illazioni e fantasiose ricostruzioni, intenti scandalistici e caccie furibonde agli scheletri nell’armadio. Paul McCartney e Ringo Starr annunciano, insieme alle vedove dei Beatles scomparsi – Yoko Ono e Olivia Harrison – la lavorazione del primo docu-film ufficiale mai dedicato ai Fab Four.
Un’impresa unica, che come tale non poteva essere affidata a un cineasta qualunque. Ad accettare la sfida è allora Ron Howard, l’indimenticabile Richie Cunningham di Happy Days , ma soprattutto il regista premio Oscar per A Beautiful Mind , nonché autore di successi come Apollo 13 , Cocoon e il recentissimo Rush . A produrre il progetto la stessa Apple Corps., storica etichetta della band, che secondo i rumors avrebbe messo a disposizione decine di filmati ad oggi inediti.
Il taglio del documentario è fortemente centrato sull’attività live del gruppo di Liverpool, con particolare riferimento ai leggendari esordi nei club di Amburgo: secondo le prime indiscrezioni la narrazione dovrebbe coprire il lasso di tempo che va dalle prime uscite, nel 1960, fino alla definitiva consacrazione con la performance al Candlestick Park di San Francisco nell’agosto del 1966. Passando naturalmente per la leggendaria partecipazione di due anni prima all’Ed Sullivan Show.
Una scelta di metodo che glissa sugli ultimi anni della band, sul progressivo logorarsi dei rapporti tra i componenti che hanno portato alla scelta di sciogliere il gruppo; un lavoro che preferisce concentrarsi sulla nascita del mito, sui momenti di maggiore empatia con il proprio pubblico, lasciando nell’ombra le rivoluzioni stilistiche della seconda metà degli Anni Sessanta e che punta, soprattutto, a restituire un quadro unitario dei Beatles. Uscendo dalle dinamiche del dualismo tra Lennon e McCartney.
[nella foto: i Beatles al loro arrivo negli Stati Uniti – foto Wikipedia]