Stirling Prize: Renzo Piano sfida Zaha Hadid

19 Luglio 2014


Uno scontro tra titani, mostri sacri che negli ultimi decenni hanno contribuito a cambiare il concetto stesso di paesaggio urbano. Renzo Piano e Zaha Hadid si affrontano, uno contro l’altra, per la conquista del prestigiosissimo Stirling Prize: comunicata la shortlist del premio istituito dal Royal Institute of British Achitects, considerato tra i massimi riconoscimenti internazionali nel campo dell’architettura. Rivolto a progetti realizzati nell’Unione Europea.

Come da tradizione inglese i bookmakers sono già al lavoro per assegnare le quote e invitare a scommettere su uno dei sei finalisti. Ed è proprio Renzo Piano a godere dei favori dei pronostici: l’architetto italiano è in corsa con lo Shard , la “scheggia” di vetro e acciaio (nella foto) che ha cambiato per sempre lo skyline di Londra, diventando il grattacielo più alto del Vecchio Continente. Un progetto da 500 milioni di sterline, che a due anni dalla conclusione dei cantieri continua a dividere la critica per il modo invasivo con cui interviene sul contesto urbano.

Ad insidiare Piano è, secondo i bene informati, una habitué dello Stirling. Zaha Hadid, già due volte vincitrice del premio: nel 2010 per la realizzazione del Museo Maxxi a Roma, l’anno successivo per quella della Evelyn Grace Academy a Brixton. L’archistar irachena tenta il tris con il progetto per l’Aquatics Center, disegnato in occasione dei giochi olimpici che Londra ha ospitato nello scorso 2012.

Vengono dal suolo britannico anche gli altri quattro progetti finalisti: si tratta della casa dello studente che lo studio O’Donnell e Tuomey ha pensato a Londra per la School of Economics’ Saw Swee Hock; della scuola d’arte di Manchester interpretata dallo studio Feilden Clegg Bradley; della biblioteca di Birmingham costruita da Mecanoo e dell’Everyman Theatre di Liverpool, firmato da Haworth Tompkins.