Con un allestimento scintillante, in un racconto multicolore della Spagna di Cervantes, va in scena a Milano, al Teatro alla Scala, il riadattamento di Nureyev del Don Chisciotte della Mancia. Quella del balletto è una storia illustre nella quale convergono il Bolshoi, i balletti russi e personaggi del calibro di Anna Pavlova..
Un grande classico in un luogo eterno. Torna il Don Chisciotte di Cervantes, firmato Rudolf Nureyev nello storico teatro di Milano. Dal 17 al 27 settembre, le avventure dell’hidalgo spagnolo, in repertorio dal 1980, e dello scudiero Sancho Panza vanno in scena sull’allestimento di Raffaele Del Savio e Anna Anni, con la musica di Léon Minkus (dirige Alexander Titov).
Una Spagna coloratissima, animata da matadores e ballerine, gitani e gli immancabili mulini a vento, fa da sfondo alla storia d’amore tra la giovane Kitri e il barbiere Basilio, mentre il cavaliere della Mancia ballerà con la sua Dulcinea in un giardino incantato. Basato sul famoso romanzo di Miguel de Cervantes, il balletto fu rappresentato per la prima volta nel 1869 dal Bolshoi, in una narrazione piena di intrighi d’amore, che vede la felice coppia insidiata dalle mire del ricco Gamache.
La famosa rappresentazione fu portata per la prima volta in Occidente nel 1924 da Anna Pavlova. Fu nel 1966 che Nureyev allestì invece la versione che sarà presentata a Milano e che fu messa in scena in quell’occasione a Vienna. I protagonisti saranno interpretati in alcune rappresentazioni in due coppie di guest di fama internazionale: Tamara Rojo (dal 2012 Direttore artistico e Lead principal dancer dell’English National Ballet) e Ivan Vasiliev, principal dell’American Ballet Theatre per la prima volta alla scala (17, 19 e 24 settembre); il 22, 25 e 27 settembre ci sarà la coppia formata Natalia Osipova (principal del Royal Ballet) e Leonid Sarafanov (principal del Teatro Mikhailovskij).