Aperture straordinarie per diverse dimore storiche del Piemonte; musei ad accesso libero per i residenti a Trieste e Firenze, dove è gratis (per tutti!) la mostra di Giuseppe Penone al Forte del Belvedere. Ecco qualche consiglio per passare una domenica all’insegna della cultura.
Una domenica all’insegna della cultura: tante le iniziative e le occasioni per passare una giornata a tu per tu con lo straordinario patrimonio del Bel paese. Spesso lontano dai luoghi più noti e frequentati, concedendosi il lusso di piacevoli scoperte. Come quelle indotte dal FAI, che domenica 14 settembre invita a farsi sedurre, grazie a speciali visite guidate, dai tesori naturalistici del parco di Villa Gregoriana a Tivoli, tra alberi millenari e cascate fiabesche, e da quelli della Baia di Ieranto, tesoro della costa partenopea.
La città più attiva e dinamica sarà Firenze. Ingresso gratuito per tutti i fiorentini ai musei civici della città – compreso il nuovo Museo Novecento – ; accesso libero per chiunque, grazie al sostegno de Il Gioco del Lotto, al Forte del Belvedere. Dove prosegue Prospettiva Vegetale , mostra che presenta alcune tra le più intense sculture di Giuseppe Penone (nella foto); e dove si rinnovano i laboratori per i più piccoli, accompagnati da mamma e papà, della serie Io Gioco con l’Arte.
Accessi gratuiti anche a Trieste, dove l’iniziativa è una prassi ormai consolidata: ogni seconda domenica del mese le collezioni civiche sono fruibili liberamente a chi sia nato, risieda o anche solo possa dimostrare di studiare in città. Diversi i luoghi simbolo che aderiscono al programma Museo Casa Mia , dalla Risiera di San Sabba, dolorosa custode della memoria dell’Olocausto, fino al Museo del Mare, passando per il complesso del Castello.
Particolarmente ricco il cartellone di Castelli Aperti , iniziativa che vede l’apertura straordinaria di diverse dimore storiche del Piemonte, alcune delle quali di proprietà privata e dunque solitamente inaccessibile per il pubblico. Atmosfere magiche quelle che, nel Monferrato, avvolgono i castelli di Morsasco e Cremolino; ad Asti è il nobile Palazzo Mazzetti a svelare i suoi tesori, con una quadreria di maestri della scena locale che affonda le radici nel Cinquecento.