La fotografia di Cartier-Bresson in mostra a Roma

25 Settembre 2014


In molti hanno saputo essere testimoni e al tempo stesso protagonisti dei grandi eventi del Novecento: fermando grazie alle proprie macchine fotografiche avvenimenti che hanno segnato il corso della Storia. Pensiamo agli scatti dal fronte di Robert Capa e Gerda Taro, o ancora ai drammi documentati da Kevin Carter. Pochi, forse nessuno al di fuori di lui, sono stati capaci di raccontare vicende collettive grazie alla poesia di dettagli intimi; trasformando storie individuali in icone che raccontano la collettività. Una prerogativa, questa, che rende unico il lavoro di Henri Cartier-Bresson.

A dieci anni dalla scomparsa del grandissimo reporter francese, Roma accoglie nel Museo dell’Ara Pacis una retrospettiva quanto mai esaustiva; omaggio totale e definitivo a un maestro dell’immagine, diventato paradigma della capacità di usare il mezzo fotografico come strumento per il racconto. Oltre trecento le stampe vintage esposte, a coprire l’intera parabola creativa dell’artista; decine i documenti che contribuiscono a ricostruire in modo completo la sua attività in giro per il mondo.

Tre le macro-aree nelle quali la mostra si divide, focalizzando altrettanti aspetti fondamentali della vicenda umana e creativa di Cartier-Bresson. Si passa così dall’irrequieta giovinezza segnata dalla fascinazione per il Surrealismo alla fase dell’impegno politico, con lo stretto rapporto di amicizia con Jean Renoir e Robert Capa, con i viaggio pioneristici in una Unione Sovietica abbruttita dal regime comunista; chiudendo con la parentesi legata alla nascita e alla crescita dell’agenzia Magnum.

Sono spesso donne e uomini comuni, bambini e anziani come tanti i soggetti privilegiati di Cartier-Bresson, non a caso definito “l’occhio del secolo” : unica e inimitabile la sua capacità di cogliere nel fugace passaggio di uno sguardo l’anima di un intero popolo, di leggere nella quotidianità di momenti solo apparentemente comuni lo zeitgeist  che caratterizza una città o addirittura un intero Paese. La sua gente, la sua anima.

 [nella foto: Henri Cartier Bresson, Hyères – Francia, 1932 © Henri CartierBresson/Magnum Photos-Courtesy Fondation HCB]