I segreti Miyazaki. In mostra a Parigi

5 Ottobre 2014


Un mondo di sogno, dominato da emozioni fortissime e profonda poesia; un universo popolato di eroi teneri e struggenti, nobilissimi interpreti dei sentimenti più profondi. Quella di Hayao Miyazaki, tra i più grandi maestri internazionali dell’animazione, è una realtà stupendamente visionaria, dove la fantasia regna sovrana e dove tutto diviene possibile. Già, ma come?

Una domanda a cui risponde il museo di Art Ludique di Parigi, tra i più importanti in Europa ad occuparsi di fumetti e dintorni, sede da questi giorni e fino al prossimo mese di marzo di una mostra straordinaria. Perché prima nel suo genere nel vecchio continente, perché forte di una collezione ricchissima e davvero spettacolare; perché mossa da un intento quasi filologico, didattico, che punta cioè a entrare con puntualità nel lavoro del maestro e del suo staff.

Sono infatti circa 1.300 i disegni e i bozzetti preparatori esposti nella capitale francese, corpus importantissimo per capire come Miyazaki e il suo strettissimo collaboratore Isao Takahata passano dalla pura idea alle sale del cinema. Un processo incredibilmente articolato, dove nulla viene lasciato al caso e tutto converge verso la ricerca della più assoluta qualità.

Un lavoro incredibile quello che si compie, giorno dopo giorno, nello Studio Ghibli fondato dal maestro nel 1985: la mostra mette in luce la costruzione dei diversi personaggi, il modo in cui vengono torniti a livello non solo visuale ma principalmente caratteriale; e poi si concentra sulla costruzione dei complessi scenari che fanno da teatro ad ogni sua storia. In una mimesi pressoché perfetta tra realtà e finzione.