23 Ottobre 2014
Dove sta andando l’arte contemporanea in Italia? Domanda intrigante, cui rispondono a più livelli diversi saggi freschi di stampa: passando dall’inchiesta sul MAXXI firmata Alessandro Monti al censimento sui nomi più importanti degli Anni Zero proposto da Marsilio
Dove eravamo rimasti? Ah, sì: a L’antiestetica! A trent’anni dalla sua prima pubblicazione è in uscita per Postmedia Books una nuova edizione dell’epocale saggio con cui Hal Foster ha fissato i concetti fondamentali del postmoderno. Attingendo alle teorie di grandi intellettuali, come Rosalind Krauss e Jean Baudrillard, fotografando cambiamenti epocali nella cultura del Novecento, mattoni fondamentali per costruire la nostra visione del presente.
Se vi state chiedendo quale strada sta prendendo l’arte contemporanea italiana la risposta si trova in… Terrazza! Edita da Marsilio la ricognizione che vede quattro affermati curatori di nuova generazione – Laura Barreca, Luca Lo Pinto, Costanza Paissan e Andrea Lissoni – fare il punto della situazione partendo dall’analisi di quanto accaduto negli Anni Zero. Formando un catalogo di nomi, certamente; ma soprattutto di luoghi e situazioni ad alto tasso creativo. Tra musei e spazi informali, gallerie e progetti non-profit.
La penna è quella di Lucrezia De Domizio Durini, vestale dell’indimenticabile Joseph Beuys; i tipi quelli di Electa. La pittura porta la firma di Renato Amoruso (nella foto una sua opera) erede della robusta tradizione dell’Informale. Con Il Colore dei Sentimenti impariamo a conoscere il lungo e solido processo di ricerca di un irregolare dell’arte, figura libera e indipendente, aliena ai tradizionali meccanismi dell’artworld. Forte di una passione che è piacevolissima scoperta.
Lo stile è sferzante, il taglio critico ma orgogliosamente costruttivo: ne Il MAXXI a raggi X Alessandro Monti studia per Johan & Levi la storia, recentissima, del principale museo pubblico italiano d’arte contemporanea. Individuandone, con estrema lucidità e senza concedere sconti, problemi gestionali e fragilità burocratiche: in un pamphlet che dimostra i limiti intrinseci al sistema culturale del Bel paese, e suggerisce linee di sviluppo da analizzare con attenzione.