Edizione numero dodici, a Londra, per Frieze: torna una delle più importanti fiere d’arte contemporanea al mondo. E la capitale britannica si popola di eventi, tra gallerie e musei. Ecco cosa non potete perdere...
Galleristi, artisti, critici, curatori, critici e – naturalmente – mercanti e collezionisti: il mondo dell’arte fa rotta verso Londra, sede dal 15 al 18 ottobre della dodicesima edizione di Frieze London . Si rinnova a Regent’s Park l’appuntamento con una delle fiere d’arte contemporanea più importanti al mondo, per il terzo anno consecutivo arricchita della sezione Masters dedicata al moderno; per la prima volta integrata con Live , capitolo appositamente dedicato all’ambito della performance.
Oltre centosessanta le gallerie presenti nel padiglione disegnato per l’occasione dallo Universal Design Studio, già al lavoro su apprezzati allestimenti per il British Museum; una decina gli operatori italiani, spaziando dai big Massimo De Carlo, Giò Marconi, Franco Noero, T293 e Raucci/Santamaria per arrivare, nella sezione Focus , alla romana Frutta Gallery, a Fluxia e Fonti, protagoniste insieme all’italo-berlinese Supportico Lopez.
Ricchissimo, a margine della fiera, il programma di mostre che tra musei e gallerie anima una settimana interamente dedicata al contemporaneo. Due gli opening da non perdere: inaugurano nuovi spazi a Mayfair sia la potentissima gallerista americana Marian Goodman (che per non sbagliare parte con una personale di Gerhard Richter); sia Dominique Lévy, che propone un intrigante dialogo tra Donald Judd, Frank Stella e il nostro Enrico Castellani.
Doppio colpo per Richard Tuttle, che inaugura una monumentale installazione alla Turbine Hall della Tate Modern e, in contemporanea, una personale alla Whitechapel Gallery; affascinante la collettiva che al Southbank Centre indaga il rapporto tra creatività e nuove tecnologie, con opere di artisti di primo piano come Laure Provoust e Lynette Yiadom-Boakye. Avversarie solo un anno fa nella corsa al prestigiosissimo Turner Prize.