Saverio Costanzo, Asia Argento e Claudio Noce in concorso al Tokyo Film Festival. Si apre in Giappone una delle rassegne cinematografiche più importanti d’Asia, nel segno del fantasy
Siamo nel Paese dei manga e degli anime ; nella terra dove la cultura del fumetto e dell’animazione è più sentita e diffusa che in qualunque altro posto nel mondo. Non si tratta di evento di settore, ma è inevitabile che l’edizione numero ventisette del Tokyo Film Festival strizzi l’occhio in modo deciso alla fantasia. Celebrandone i miti di ieri e di oggi, immaginando quali saranno gli eroi di domani.
È in scena dal 23 al 31 ottobre quello che viene indicato, non a torto, come uno tra i più importanti eventi del cinema asiatico. Un appuntamento che si apre, in modo a dir poco programmatico, con la prima di Big Hero 6, cartoon prodotto dalla Disney ma fortemente influenzato dalla tradizione nipponica: giocando sulla commovente storia di amicizia tra il giovane Hiro e il robot Baymax.
Quindici i titoli in concorso nella sezione principale, con ben tre progetti che parlano italiano: vanta chance importanti Saverio Costanzo, che ripropone i suoi Hungry Hearts già in corsa a Venezia; ruolo da outsider per l’Incompresa di Asia Argento e per La foresta di ghiaccio di Claudio Noce (nella foto). Ma attenzione a The Connection , thriller mozzafiato interpretato dal premio Oscar Jean Dujardin.
Come ogni festival che si rispetti anche quello di Tokyo assegna i suoi premi alla carriera: applausi quest’anno per l’immenso Takeshi Kitano e per Tim Burton, protagonisti di una scelta che rispecchia in modo concreto l’anima fantasy di un evento che ama la contaminazione tra linguaggi diversi. imperdibile, a proposito, lo show previsto al Kabukiza Theatre, con la riduzione de Le luci della città di Charlie Chaplin in piéce di teatro kabuki.