Il film dell’esordiente Pif vince il premio come migliore commedia, il cartoon di Alessandro Rak quello come miglior titolo di animazione: l’Italia convince, a Riga, nella notte degli European Film Awards
Ha paragonato il successo del film che ha prodotto a quello ottenuto da Davide contro Golia. Così Luciano Stella, tra gli artefici di un nuovo piccolo grande miracolo italiano: L’arte della felicità di Alessandro Rak vince il premio come miglior cartoon del Vecchio Continente nel corso dell’edizione numero ventisette degli European Film Awards. Gli Oscar europei del cinema, assegnati nelle scorse ore a Riga, insieme a Umea Capitale della Cultura 2014.
Un successo inatteso per una produzione che rispetto ai mezzi messi in campo dalle grandi major partiva sfavorita: a convincere la giuria è allora la potenza della storia e la qualità di un lavoro che emozionano. Con la vicenda dell’ombroso taxista Sergio, turbato per la scomparsa di un fratello che inseguirà in ogni volto riflesso sullo specchietto retrovisore, in ogni angolo di una Napoli mai così misteriosa, enigmatica e affascinante.
Quello di Rak non è l’unico premio portato a casa dall’Italia, che festeggia anche Pierfrancesco Diliberto in arte Pif. L’ex Iena , fenomeno televisivo esploso grazie ai documentari della serie Il testimone , continua a ricevere consensi per la sua prova d’esordio come regista: il suo La mafia uccide solo d’estate conquista anche il riconoscimento come miglior commedia europea, dopo aver fatto incetta di premi ai David di Donatello e ai nastri d’argento.
Protagonista assoluto dell’evento è però il polacco Pawel Pawlikowski, celebrato come miglior regista e come autore del miglior film, l’inquieto Ida già applaudito al Festival di Toronto. I migliori interpreti dell’anno sono due star conclamate come il britannico Timothy Spall, magnifico nella parte di Turner nel biopic che Michael Leigh ha dedicato al celeberrimo pittore inglese; e soprattutto Marillon Cotillard: per l’attrice, già premio Oscar, fa fede la sua struggente prova in Due giorni, una notte dei fratelli Dardenne.