A mezzo secolo esatto dal loro debutto gli Who tornano a far parlare di sé, celebrando però un altro anniversario: 35 anni fa usciva al cinema il mitico “Quadrophenia”, film ispirato all’omonima rock-opera. Ora di nuovo nelle sale
Non hanno avuto vita facile, costretti a dividere la scena del rock britannico con due band che di nome facevano Beatles e Rolling Stones: ma hanno venduto cara la pelle, ritagliandosi grazie a uno stile unico e inconfondibile il proprio posto nella storia del rock. Sono passati esattamente cinquant’anni dalle prime esibizioni degli Who, mitico gruppo capitanato da Pete Townshend, che oggi torna a emozionare i fan. Al cinema.
Risale al 1979 l’uscita nelle sale di Quadrophenia , il film diretto da Franc Roddam che trae spunto dall’omonimo album della band, pubblicato sei anni prima. Una pietra miliare della cultura rock, che per festeggiare i suoi primi trentacinque anni veste il suo abito migliore e si ripresenta per un evento più unico che raro: proiezione straordinaria, solo nella data di mercoledì 10 dicembre, per la pellicola originale. Accuratamente restaurata e digitalizzata.
“Quadrophenia fu l’ultimo vero lavoro degli Who. Lo considero un album epocale, e per questo ho voluto portarlo nel nuovo millennio” : così lo stesso Townshend nel presentare l’iniziativa, che in Italia coinvolgerà circa centocinquanta cinema sparsi lungo tutto lo Stivale. E che permetterà di fare un tuffo indietro nel tempo, riassaporando le suggestioni e le tensioni dello scontro tra le controculture Mod e Rocker .
La trama ruota attorno alle vicende di un gruppo di adolescenti – tra loro anche un giovanissimi Sting nell’inedito ruolo di attore – nella Londra degli Anni Sessanta, coinvolti nelle travolgenti e anche traumatiche trasformazioni che la società del tempo sta attraversando: nel segno di una malcelata aggressività, segnale di irrequietezza generazionale sottolineato alla perfezione dai tiratissimi brani degli Who.