Nell'anno del centenario, il museo di arte contemporanea HIGH di Atlanta celebra la storia dell'inconfondibile bottiglietta di vetro con la mostra The Coca-Cola Bottle: An American Icon at 100.
Grazie alle sue curve sinuose e un’inconfondibile colorazione del vetro, la bottiglia della Coca-Cola è entrata nella storia del design, ma ancor più nella cultura popolare del XX secolo.
Nata nel 1915 dalla mente di Earl R. Dean, già un anno dopo la seducente bottiglietta in vetro – che si dice debba le sue forme generose alla silhouette dell’attrice Mae West – entrava in produzione protetta addirittura da copyright. Quella dell’azienda fu una scelta lungimirante, perché in cento anni lo stesso packaging della bevanda ha contribuito – e non poco – al suo successo su scala planetaria.
Nell’anno del centenario, giustamente il museo di arte contemporanea HIGH di Atlanta ne celebra la storia con The Coca-Cola Bottle: An American Icon at 100.
In mostra, disegni e prototipi che illustrano il concept e lo sviluppo del prototipo del 1915 – modificato solo perché non permetteva la messa in produzione su scala industriale –, a cui si aggiungono le fotografie di Evans, Berenice Abbott, Imogen Cunningham e tanti altri, oltre all’elaborazione artistica che molti autori hanno dato di questo prodotto. A cominciare naturalmente da Andy Warhol, che ripropone la bottiglietta in ben 15 lavori tra dipinti, collage, fotografie e video.
Nel 2012, è stata direttamente Coca-Cola Company a ingaggiare un autore, o meglio lo studio più prolifico e gettonato del design contemporaneo: il giapponese Nendo, capitanato da Oki Sato. Così ha preso vita una nuova collezione di bicchieri, in mostra ad Atlanta e che abbiamo scelto come immagine di apertura per il nostro articolo.
La storia di Coca-Cola, intesa come icona del mondo contemporaneo, sembra insomma ben lungi dall’essere finita.