Gli scatti di un autore riservato e silenzioso tornano all'attenzione del grande pubblico con una mostra tutta veneziana, non lontana dalla sua amata terra d’origine, il Friuli.
Ottantasei anni fa nasceva uno dei maestri della fotografia italiana in bianco e nero, Elio Ciol. Originario di Casarsa della Delizia, ancora oggi il Friuli resta la sua base operativa. A partire dal suo legame profondo con la terra del Nord Est, Ciol ha saputo lo stesso spaziare artisticamente fino a guadagnarsi un ruolo di tutto rispetto nel panorama internazionale.
Amante di composizioni formalmente rigorose, dalle linee essenziali, Ciol ha costruito nel tempo uno stile capace di trasmettere la magia dell’istante. I suoi paesaggi dominati da nature raccolte, i suoi scatti architettonici in controluce, le sue terre materiche lo hanno reso una personalità di riferimento anche per il cinema, grazie al ruolo di fotografo di scena per il film Gli Ultimi del 1962.
Membro del circolo veneziano La Gondola dal 1955 al 1960, alcuni dei suoi scatti più famosi sono ora esposti alla Casa dei Tre Oci sull’isola della Giudecca, fino al prossimo 12 aprile.
La splendida casa-museo ospita la terza edizione di Tre Oci Tre Mostre, fortunata rassegna annuale dedicata a una ricerca trasversale sul tema della fotografia. Anche questa nuova tappa del progetto espositivo riserva grande spazio agli scatti realizzati dai membri del circolo La Gondola, da sempre interlocutore dell’istituzione giudecchina. Il secondo piano del palazzo è infatti occupato da una triade espositiva focalizzata sulla variegata produzione dei soci, mentre Elio Ciol compare, in “carne e ossa”, al piano nobile, occupato dalla mostra Le gallerie veneziane e la fotografia.
Ideata per sottolineare il legame indissolubile tra Venezia e il medium fotografico, l’esposizione riunisce le sei gallerie lagunari promotrici dell’arte dello scatto. A fianco dei colleghi veneziani, La Salizada Galleria espone una selezione di scatti dell’artista, scegliendo tra l’altro alcuni dei primi lavori di Ciol incentrati sul paesaggio come emblema della tecnica protagonista della rassegna. La decisione di accostarli alla produzione della più giovane Luisa Menazzi Moretti celebra l’amore per l’organicità e l’essenza della materia comune ai due autori. Chiude l’evento Sguardi privati. Sessanta ritratti italiani con protagonista l’obiettivo di Francesco Maria Colombo, al pianterreno della Casa dei Tre Oci.
[Immagine in apertura: Elio Ciol, Ombre sul Meduna, Tramonti di Sotto, 1955. stampa 64x101cm su carta Fine Art opaca 100% cotone ai pigmenti. Elio Ciol ©]