La Fondation Cartier pour l’art contemporain dedica all’artista americano la più grande mostra parigina degli ultimi quindici anni. Tra lavori recenti e celebri capolavori.
Fino al 21 giugno, una delle eccellenze espositive di Parigi apre le porte alla grandiosa rassegna incentrata sulla produzione passata e presente di Bruce Nauman, la cui lunga carriera è sotto i riflettori orami da decenni. Artista impegnato fin dagli esordi – negli anni Sessanta – a indagare le connessioni tra linguaggio, corporeità e atto performativo, Nauman avanza senza sosta nella progettazione di video, installazioni acustico-scultoree e ambienti immersivi, coinvolgendo la sensorialità del pubblico.
La selezione di opere in mostra alla Fondazione Cartier restituisce un colpo d’occhio immediato sulla creatività multisfaccettata e difficilmente etichettabile dell’artista americano. Gli ambienti ospiti della rassegna includono anche il giardino, delineando un percorso fisico e concettuale, in egual misura attraverso lo spazio espositivo e la storia artistica di Nauman, grazie a un’attenta selezione di lavori risalenti fino ai primi anni.
I due piani dedicati alla mostra si richiamano a distanza facendo da sfondo a opere più recenti, come Pencil Lift//Mr. Rogers del 2013 o For Children/Pour les enfants, opera sonora realizzata quest’anno e adattata da Nauman all’esposizione parigina.
In esposizione anche il video Anthro/Socio (Rinde Facing Camera), presentato al MoMA nel 1991, e la storica installazione Untitled 1970-2009, progettata per la Biennale di Tokyo di quarantacinque anni fa e riproposta alla Biennale di Venezia del 2009, con la vittoria del prestigioso Leone d’Oro.
Il fil rouge che rende l’intera mostra un racconto coerente è rappresentato da temi che si ripetono e si evolvono lungo il percorso artistico di Nauman. Il suo interesse per il valore della ripetizione, gestuale o sonora, il modo di intendere il corpo come un mezzo per misurare lo spazio e viceversa, l’attenzione al rapporto di interdipendenza tra individuo e ambiente, nonché agli effetti emotivi e sensoriali di un simile legame, emergono con chiarezza dall’esposizione, che si conferma un ottimo mezzo di avvicinamento alla complessa poetica di Nauman.
[Immagine d’apertura: Una delle sale della mostra Bruce Nauman, Fondation Cartier pour l’art contemporain, 2015. Photo © Luc Boegly]