La camera affrescata, capolavoro rinascimentale di Andrea Mantegna, riapre al pubblico dopo la chiusura forzata di tre anni a causa del terremoto. Mantova celebra l’evento con una mostra al Castello di San Giorgio
Oggi – venerdì 3 aprile – la celebre Camera degli Sposi, gioiello rinascimentale ospitato dal mantovano Castello di San Giorgio, riapre le porte al pubblico grazie ai lavori di adeguamento strutturale resi necessari dal terremoto nel 2012, che danneggiò la torre nord-est dell’edificio.
La Camera Picta o degli Sposi, magistralmente affrescata da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474 su commissione di Ludovico Gonzaga, torna al suo antico splendore. I visitatori potranno nuovamente ammirare il ciclo di affreschi a impronta classicista, nell’ineguagliabile stile del famoso pittore del Rinascimento italiano.
Usato come luogo di rappresentanza, l’ambiente si inserisce nel più ampio contesto del Castello di San Giorgio di Mantova, che partecipa all’evento inaugurando una nuova sezione museale dedicata alla collezione Romano Freddi.
Intitolata all’omonimo imprenditore mantovano, la prestigiosa raccolta contiene oggetti e opere e legati alla cultura gonzaghesca. Fino al prossimo 31 agosto, cento pezzi straordinari tratti dalla collezione – ottantacinque dei quali concessi in comodato d’uso al Palazzo Ducale cittadino – arricchiranno il percorso che conduce attraverso le sontuose stanze del Castello, come la Sala degli Stemmi.
Una selezione di bronzetti, dipinti, armi, arredi e maioliche racconteranno al pubblico la storia della dinastia Gonzaga, testimoniandone la magnificenza anche negli aspetti più quotidiani della vita di corte. L’imperdibile esperienza di visita al Castello, costruito alla fine del XIV secolo e trasformato da Ludovico I nella dimora della propria casata, comprende non solo l’accesso alla Camera degli Sposi, ma anche alla Sala degli Affreschi dove si trovava la preziosa biblioteca dei Gonzaga, raggiungibile grazie alla famosa scala elicoidale detta dei Cavalli.