Torino accoglie nel salotto di Piazza Castello un’importante mostra dedicata al primo fotogiornalista italiano. 90 scatti celebrano la sua carriera e la storia del nostro Paese.
Giovedì 23 aprile, la Corte medievale del torinese Palazzo Madama apre al pubblico con un’inedita mostra fotografica. Federico Patellani, professione fotoreporter raccoglie oltre 90 scatti in bianco e nero: altrettante testimonianze di vicende storiche italiane occorse dal secondo dopoguerra agli anni Sessanta, narrate attraverso l’obiettivo del famoso fotografo scomparso nel 1977.
Frutto della collaborazione tra Palazzo Madama, Silvana Editoriale e il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (oggi custode della produzione di Federico Patellani), la mostra omaggia la carriera di un autore capace di unire giornalismo e fotografia, sulla scorta della lezione cinematografica.
Non a caso, l’esposizione – che resterà aperta fino al prossimo 13 settembre – costituisce il nuovo capitolo espositivo del progetto d’indagine sul Neorealismo, ideato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Le cinque sezioni della rassegna percorrono la storia dell’Italia interpretata da Patellani con fare documentaristico e sincero. Nato a Monza nel 1911, il fotografo segue da vicino le trasformazioni di un’Italia distrutta dalla guerra. Dal referendum sull’ordinamento costituzionale del Paese (monarchia o repubblica?) ai tentativi di ricostruzione economica e sociale, dalla complessa situazione meridionale e sarda alla nascita dei primi concorsi di bellezza: l’occhio di Patellani si sposta, anche fisicamente, sulla superficie di un’Italia in trasformazione.
Oltre alla cronaca, lo stesso mondo del cinema entra negli scatti del fotografo grazie all’amicizia con Mario Soldati, Alberto Lattuada, Carlo Ponti, che gli consente di ritrarre le star a lui contemporanee: Totò, Sophia Loren, Ingrid Bergman, Anna Magnani.
In ogni contesto, gli scatti di Patellani mantengono quella veridicità documentaristica che li rende ancora oggi così attuali.