Ian Cheng alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

28 Aprile 2015

ina-cheng-sandretto-re-rebaudengo-torino

Si intitola Emissary in the Squat of Gods il primo episodio di una nuova serie di film realizzata da Ian Cheng, artista di Los Angeles interessato allo studio della mente umana. Curata da Hans Ulrich Obrist, la mostra occuperà gli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nella capitale sabauda fino al prossimo 11 ottobre.

Interessato all’evoluzione delle capacità percettive dell’uomo in relazione all’ambiente circostante, Cheng concepisce la tecnologia come naturale sviluppo della natura umana e attinge ad essa per la realizzazione delle sue opere video.

Il film protagonista della rassegna si ispira alle teorie dello psicologo americano Julian Jaynes, convinto che gli esseri umani abbiano sviluppato una coscienza soltanto tremila anni fa. Il video di Cheng mette in scena l’alternanza tra esperienze pre-coscienti e la definizione di un nuovo strumento di approccio alla realtà: la coscienza, appunto.

Basata su atmosfere rarefatte e su una narrazione quasi autonoma, senza inizio né fine, l’opera si inscrive perfettamente nella poetica dell’artista, che concepisce i propri lavori come banchi di prova, spesso imprevedibili, delle capacità cognitive degli stessi spettatori.