Al DOM di Bologna cinque giorni di festeggiamenti in onore del famoso maestro teatrale polacco, nato cent’anni fa. Appuntamento con videoproiezioni, laboratori e una mostra fotografica
Si inaugura martedì 7 aprile il lungo omaggio che DOM, centro per le arti bolognese gestito dalla compagnia Laminarie, dedica a Tadeusz Kantor, regista polacco scomparso a Cracovia nel 1990.
Il programma di attività La Misura del tempo, ideato da DOM per la stagione primaverile, affronta un nuovo tema – quello della memoria – intitolando una serie di iniziative all’avanguardistica carriera di Kantor.
Ideatore di La classe morta, pièce che gli garantì il successo internazionale, il regista teatrale è al centro del dibattito di martedì sera, alle 19, in compagnia del critico Renato Palazzi, dello studioso Andrea Mancini e dello scenografo Daniele Spisa, anche responsabile di uno dei due laboratori riservati al pubblico più giovane, dall’8 al 10 aprile.
La classe morta, nell’adattamento televisivo del 1977 a opera di Andrzej Wajda, sarà proiettato al Cinema Lumière nella serata di giovedì 9. Per tutta la durata della rassegna, inoltre, il foyer di DOM ospiterà la mostra fotografica Wielopole, Wielopole con scatti di Antonio Sferlazzo, affermato fotografo di scena che seguì la preparazione dell’omonimo spettacolo di Kantor in Italia.