Ha aperto lo scorso 1 aprile il Rossini Art Site, museo a cielo aperto incastonato tra le colline della Brianza.
Nel circuito dei Grandi Giardini Italiani – circa un centinaio di parchi spettacolari, in perfetto stato di manutenzione – è incluso anche un museo open air, il Rossini Art Site, che lo scorso mercoledì ha aperto i battenti al grande pubblico. Situato a Briosco, in Brianza, il parco non offre soltanto un percorso naturalistico di sicura suggestione, ma soprattutto una collezione di scultura astratta – raccolta dall’imprenditore e mecenate Alberto Rossini – perfettamente integrata nel contesto naturale.
Il nucleo principale delle opere installate nel parco è costituito dai lavori dei maestri che hanno maggiormente segnato l’evoluzione dell’astrattismo italiano come Turcato, Cascella, Consagra, Melotti, Munari, Pomodoro e Varisco. Molte di queste opere sono site specific perché realizzate su commissione dello stesso Alberto Rossini, la cui passione collezionistica prende le mosse già negli anni Cinquanta. A dar lustro alla collezione trovano posto anche maestri internazionali del calibro di Arman, Cesar, Oppenheim, Spoerri, Tinguely.
Perseguendo la volontà di integrare arte, ambiente e architettura in unico concetto, la famiglia Rossini si è affidata allo studio SITE e dell’architetto newyorkese James Wines per la progettazione del padiglione di accesso al parco. Wines ha ideato un edificio che dialoga anch’esso con il territorio, entrando a farne parte a tutti gli effetti. Il tetto giardino è pensato quindi per ospitare la vegetazione autoctona, mentre tutti i materiali da costruzione sono di provenienza locale.