Nella mente dei fotografi: i provini a contatto

5 Aprile 2015

Veduta della mostra a Istanbul

La più importante agenzia fotografica del mondo torna a far parlare di sé, questa volta in Turchia. Fino al 2 agosto 2015, l’Istanbul Modern’s Photography Gallery fa da sfondo a Magnum – Contact Sheets, eccezionale panoramica sul lavoro dei più grandi esponenti dell’arte dello scatto.
Tutti membri, naturalmente, di Magnum Photos. Con 133 opere di 58 autori, la mostra turca getta nuova luce su un’istituzione internazionale.

Fondata nel 1947, tra gli altri, da Robert Capa e Henri Cartier-Bresson, la società ha accolto negli anni i grandi nomi della fotografia mondiale, oggi esposti a Istanbul. Dagli storici Elliott Erwitt, Eve Arnold, René Burri, ai più contemporanei Steve McCurry, Jim Goldberg e Alex Majoli, i protagonisti dell’esposizione stabiliscono, con le proprie opere, i cardini della cultura visiva degli ultimi ottant’anni, testimoniando la varietà di approcci alla resa della realtà.

Il punto forte della mostra sono gli strumenti da cui essa trae il titolo. I circa 60 contact sheets presentati traggono origine da un procedimento di stampa basato sull’esposizione del negativo fotografico a diretto contatto con un singolo foglio di carta fotosensibile, avente le stesse dimensioni del negativo. Il risultato è una panoramica dell’intero reportage, allo stato grezzo ma di immediata lettura, che consente al fotografo di guardare in modo critico all’esito dell’operazione.

Essere al cospetto di un contact sheet significa entrare metaforicamente nella mente del suo autore. L’accostamento tra le prove fissate sui fogli fotografici e la scelta definitiva dell’istantanea offre allo spettatore la possibilità di scorgere il processo creativo da cui scaturisce l’opera, con le dinamiche e gli espedienti cui ricorre il singolo autore per ritrarre un’epoca, un soggetto, un contesto.