Si è spento a Las Vegas il re del blues B.B. King e, con lui, le straordinarie note della sua chitarra Lucille. Il musicista avrebbe compiuto 90 anni a settembre.
È morto nella notte tra il 14 e il 15 maggio, nella sua casa a Las Vegas, uno dei più celebri chitarristi della storia: B.B. King – Riley B. King, all’anagrafe – si è spento pochi mesi prima di compiere 90 anni, a causa del diabete di cui ormai soffriva da diverso tempo.
Nato il 16 settembre del 1925, nel corso della sua carriera durata oltre 50 anni B.B. King ha rappresentato innanzitutto un inteprete straordinario della chitarra; quella sua Gibson ribattezzata Lucille in seguito a un incendio, nel quale lo stesso bluesman rischiò la vita pur di recuperare l’amato strumento, rimasto all’interno del locale già avvolto dalle fiamme.
Il legame di B.B. King con la sua chitarra, compagna di una vita, si spiega meglio ricordando le origini dello stesso musicista, originario del delta del Mississippi: un’area – e un’epoca – che avrebbe destinato un giovane afroamericano figlio di contadini alla coltivazione del cotone, come i suoi genitori e chissà quante generazioni prima di lui.
Proprio grazie alla musica, invece, B.B. King riesce ad allontanarsi dal lavoro nei campi – dove pure era impiegato, sin da ragazzo: prima con il gospel, poi diventando Blue Boy King.
Al debutto discografico nel 1949, seguiranno già nel decennio successivo una serie incredibile di hit, da You Know I Love You a Every Day I Have the Blues. Nell’arco della sua inarrestabile carriera, B.B. King arriva a pubblicare una quarantina di album in studio e 20 dischi live tratti dalle sue straordinarie performance. Esibizioni che spesso e volentieri lo vedono – richiestissimo – al fianco di altri nomi illustri della musica internazionale, da Eric Clapton gli U2, senza dimenticare artisti a lui affini come James Brown e Ray Charles.
Oltre ai fan, sono in tanti oggi a piangere la scomparsa del chitarrista blues. E ci chiediamo chissà in quanti, come ultimo tributo, intoneranno una canzone d’addio proprio su una Gibson Lucille, modello variante della ES-335 nata in omaggio – e secondo le indicazioni – dello stesso B.B. King.