Aldo Rossi avrebbe compiuto oggi 84 anni. È stato un grande architetto e designer italiano. Tra i tanti progetti, ricordiamo come rappresentativi delle sue concezioni il Teatro del Mondo per la Biennale di Venezia e le iconiche caffettiere Alessi.
Il 3 maggio 1931 nasceva a Milano Aldo Rossi. Primo architetto italiano a vincere il Premio Pritzker per l’architettura nel 1990, è stato un grande innovatore nella progettazione architettonica del secondo dopoguerra, ambito in cui ha introdotto un approccio in netta antitesi con il Movimento Moderno: la concezione del progetto come espressione simbolica e culturale dell’uomo e della società, prima ancora di considerare le funzioni pratiche del “manufatto”.
Non solo i suoi progetti, anche i suoi scritti sono diventati capisaldi a livello internazionale: ne è un esempio, il libro pubblicato nel 1966, L’architettura della città.
“Il teatro è molto simile all’architettura perché riguarda una vicenda; il suo inizio, il suo svolgimento e la sua conclusione. Senza vicenda non vi è teatro e non vi è architettura. È anche commuovente che ognuno viva una sua piccola parte”, sosteneva Aldo Rossi. E uno dei suoi progetti più suggestivi fu proprio il Teatro del mondo, un teatrino temporaneo in legno costruito su una chiatta, che l’architetto realizzò a Venezia nel 1979 per la prima edizione della Biennale di Architettura dell’anno seguente.
Aldo Rossi è stato anche un grande designer: portano la sua firma i progetti delle caffettiere per espresso La Conica, prodotta da Alessi nel 1984, e La cupola del 1988, così denominate per la loro caratteristica fisionomia geometrica. Ancora oggi di estrema attualità, sono oggetti funzionali ma, allo stesso tempo, elementi d’arredo così iconici da sembrare monumenti domestici, in miniatura.