L’entroterra fiorentino custodisce un tesoro artistico e architettonico: lo straordinario Castello di Sammezzano, di origine antica ma portato al massimo splendore da un mecenate d’eccezione.
Le giornate festive con cui si apre il mese di giugno sono un’ottima occasione per visitare un edificio prestigioso, dalla storia millenaria. È il Castello di Sammezzano, situato nel cuore della Toscana e precisamente a Reggello. Affacciato sul paese di Lecci, l’edificio affonda le radici nell’epoca romana, assumendo la forma attuale grazie all’opera dell’ultima dinastia di proprietari, quella di Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona.
Vissuto nell’Ottocento, il Marchese d’Aragona fu l’ultimo possessore del Castello, modificandone la struttura allora esistente e realizzando nuove sale. Uomo di scienza, filantropo, collezionista, ma anche uomo politico dalle idee liberali, il nobile fu al contempo proprietario e committente della tenuta di Sammezzano. Si deve a lui, infatti, la progettazione dei cambiamenti architettonici del Castello e la riorganizzazione del cosiddetto Parco Storico che lo circonda, splendido appezzamento di 65 ettari.
L’incredibile patrimonio botanico che anima il Parco – soprattutto le grandiose sequoie della California – rendono la visita ancora più emozionante. In occasione del bicentenario dalla nascita del Marchese, è stato formato il Comitato FPXA per promuovere lo studio e la conoscenza del castello e del parco anche attraverso la storia del suo mecenate.