Al debutto quest’anno, il premio Swarovski Designers of the Future ha presentato a Basel le installazioni dei primi tre vincitori. Tra tradizione, innovazione e creatività.
In occasione dell’inaugurazione della decima edizione di Design Miami/Basel, fiera specializzata nella progettazione che si tiene in concomitanza con la famosa Art Basel, nella città svizzera sono state rivelate le tre installazioni realizzate dai vincitori della prima edizione del premio Swarovski Designers of the Future.
Annunciati a Milano durante l’ultimo Salone del Mobile, Tomás Alonso, Studio Swine ed Elaine Yan Ling Ng sono i tre artisti che meglio hanno interpretato lo spirito del premio, coniugando la loro creatività con le tecniche tradizionali e le più avanzate innovazioni tecnologiche dello storico marchio svizzero – partner triennale del premio – specializzato nella produzione di manufatti in cristallo.
I tre designer hanno realizzato i loro progetti in grande scala dopo aver visitato il quartier generale Swarovski a Wattens, in Austria, dove hanno avuto modo di studiare da vicino le proprietà del materiale e le tecniche di taglio e lavorazione, anche attraverso i progetti custoditi negli archivi dell’azienda.
Il designer spagnolo con base a Londra Tomás Alonso ha dato vita a un’opera intitolata 47˚: una collezione di oggetti in cristallo da scrivania che prende il nome dall’omonima tecnica di taglio, che consente di ottenere un cristallo capace di riflettere e allo stesso tempo rifrangere la luce (come si vede nell’immagine in apertura).
Elaine Yan Ling Ng ha progettato invece un’installazione interattiva e multisensoriale, ispirandosi a una pianta carnivora e combinando il cristallo Swarovski con materiali flessibili come il TNT. L’architetto giapponese Azusa Murakami e l’artista inglese Alexander Groves dello Studio Swine, infine, hanno utilizzato il cristallo per creare un mondo immaginario e fantascientifico.